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Immagine del redattoreLaura Roselli

Clam: molteplici attività


Nel 1978 il Dottor Michael Periza e il Dott. Mark Cook del Winsconsin Madison identificano un acido linoleico coniugato con attività anticancro. I ruminanti sono in grado di convertirlo dall’acido linoleico. Gli isomeri del CLA, appartengono agli acidi grassi aventi con formazione geometrica di tipo trans. Oltre l’80% è il C18:2 cis9-trans11, detto anche acido rumenico (RA). Nel rumine da parte dei microrganismi cellulosoliti (Butyrivibrio fibrisolvens), viene attuato un processo di bioidrogenazione con riduzione dell’acido linoleico a acido stearico e formazione di intermedi quali il RA e l’acido Vaccenico (C18:1 trans 11: VA). Il VA, diretto precursore del RA a livello tissutale, tende ad accumularsi nel liquido ruminale in quanto la sua riduzione a acido stearico rappresenta la fase più lenta del processo di bioidrogenazione; può venire in larga parte assorbito a livello intestinale e trasportato ai tessuti, dove può essere ossidato a livello dei microsomi cellulari. La reazione di ossidazione è catalizzata dall’enzima Stearoil CoA-desaturasi (SCD), che inserisce un doppio legame di tipo cis in posizione Δ9 e converte il VA in RA. Il CLAM ha due siti d’azione : - gli adipociti, sede principale di deposito dei grassi - le cellule muscolari

Influenza enzimi coinvolti nel metabolismo dei grassi (in particolare la lipoproteinlipasi) che modificano i processi metabolici legando gli acidi grassi - interagisce a livello recettoriale, attivando quelli deputati alla riduzione dei grassi dei depositi (attività catabolica) e quelli che incrementano massa magra con attività anabolica; - previene la differenziazione e la crescita degli adipociti; - modifica la sede dei depositi; - incrementa il consumo di energia. Nessun effetto collaterale sull’Uomo è stato segnalato in studi cronici: alla posologia di 2.6 grammi al giorno per un anno alla posologia di 6 grammi al giorno per un anno negli obesi. La lipoproteinlipasi (LPL) trasferisce i trigliceridi dal sangue agli adipociti. Stimola la lipolisi, induce l’apoptosi degli adipociti con riduzione del numero. La carnitinapalmitoyltrasferasi (CPT) aumentata trasporta i grassi nel mitocondrio dove sono utilizzati per produrre energia. Con l’incremento del CTP nei muscoli si determina un aumento dell’energia prodotta dai grassi attraverso una beta ossidazione.

Studi clinici: In soggetti obesi hanno mostrato maggior compliance nel mantenimento della dieta del gruppo di controllo che seguiva il solo regime alimentare. In uno studio recente si è ottenuto in un anno il 9% di riduzione del grasso 2% di incremento della massa muscolare senza variazioni di dieta ed esercizio fisico rispetto al controllo.

Studi sull’Uomo documentano: - attività sul sistema immunitario - attività sulla funzione cardiaca - attività nei pazienti diabetici - attività nei soggetti affetti da neoplasia.

Attività antineoplastica In vivo su animali da esperimento, è stato dimostrato effetto anticancerogeno, sui tumori della mammella, dell’intestino e della prostata. In tutti e tre l’efficacia del RA è dose-dipendente. ed è maggiore se la sostanza viene assunta durante lo sviluppo del tumore (Ip et al., 1997).

Attività cardiovascolare Si osserva una diminuzione del colesterolo LDL plasmatico e conseguente decremento della formazione di placche ateromatose. I due isomeri CLA, attraverso l’azione di competizione con l’AA, responsabile delle sintesi dei fattori promotori l’aggregazione delle placche ateromatose (TXA2) inibirebbero la ciclossigenasi, enzima attivo nella cascata dell’acido arachidonico.

Attività antidiabetica Gli effetti positivi sul diabete di tipo II sono correlati al miglior utilizzo del glucosio plasmatico e alla maggior efficienza dell’azione dell’insulina.



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