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Immagine del redattoreLaura Roselli

Atar e Melikros, cannella ipoglicemizzante


Ricercatori iraniani hanno progettato uno studio randomizzato in triplo cieco in Pazienti con diabete melletio di tipo 2 (DM2). Sono stati inclusi 140 Pazienti di età compresa tra 30 e 80 anni. I livelli di glucosio plasmatico a digiuno variavano tra 126 mg/dL e 250 mg/dL. I Pazienti sono stati suddivisi in due gruppi che assumevano rispettivamente una capsula di polvere di corteccia di cannella (500 mg) due volte al giorno e il placebo. Dopo tre mesi sono stati osservati miglioramenti significativi nel BMI, nel grasso corporeo totale e nel grasso viscerale nel gruppo di cannella (P <0.001) significativamente maggiori rispetto al gruppo placebo. Nel gruppo cannella, sono state osservate diminuzioni significative di FPG (P<0.001), shpp (P=0.049), HbA1c (P<0.001) e insulina (P<0.001) rispetto al basale. Sono stati proposti vari meccanismi: 1. miglioramento della sensibilità all'insulina attraverso un'azione di attivazione del suo recettore; 2. inibizione dell'enzima glicogeno sintasi chinasi-3, che determina un aumento dell'assorbimento di glucosio; 3. maggiore espressione genica della proteina disaccoppiante mitocondriale UCP3, associata all'ossidazione dei lipidi e dei carboidrati.

Gli autori concludono che la supplementazione di cannella migliora i parametri antropometrici, gli indici glicemici e i profili lipidici dei pazienti con diabete di tipo 2 e che gli effetti benefici sono maggiori nei pazieni con BMI di 27 o superiore rispetto a quelli con BMI inferiore. Zare R, et al., Efficacy of cinnamon in patients with type II diabetes mellitus: A randomized controlled clinical trial. Clinical Nutrition (2018), https://doi.org/10.1016/j.elnu.2018.03.003




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