L'uso di zafferano a scopi medicinali non è una novità: è stato tradizionalmente usato per i suoi effetti antispasmodici, antisettici, antitumorali e anticonvulsivanti. E' già presente in alcuni farmaci antidepressivi disponibili in Europa e in Iran. Lo zafferano aumenta l'inibizione della ricaptazione di dopamina e norepinefrina, è antagonista del recettore dell'acido N-metil D-aspartico e agonisa del GABA. I trattamenti antidepressivi portano spesso a risultati insoddisfacenti e in alcuni casi anche molteplici effetti collaterali, come accade con MPH. Lo zafferano sembra avere un'efficacia paragonabile allo stimolante metilfenidato (MPH) nel trattamento dei sintomi presenti nei giovani con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (attention deficit hyperactivity disorder, ADHD), senza effetti collaterali.
Studio pilota di 6 settimane, randomizzato, in doppio cieco condotto su 54 pazienti ambulatoriali (età 6-17 anni) divisi in due gruppi: un gruppo ha ricevuto MPH (a partire da una dose di 0,3-1 mg/kg/giorno e titolata durante lo studio), l'altro capsule di zafferano (alla dose di 20-30 mg/giorno a seconda del peso).
Shahin Akhondzadeh, Roozbeh Psychiatric Hospital, Iran, Journal of Child and Adolescent Psychopharmacology.
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